Rubrica della nutrizionista dott.ssa Silvia Giommoni

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  • Ultima modifica dell'articolo:3 Settembre 2017
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Cos è quella?
“quella” quella cosa morbida che ti riveste l’addome (nel mio caso era di serie, per alcune un optional)
“quella“ sono i parenti che sei andata a trovare questa estate, la grigliata di Ferragosto, il DiVino Etrusco, la lumacata, la “sagra della tagliatella al tartufo”, il gelato che colava a tua figlia, il buffet del villaggio, gli spritz con gli amici…un estate che è trascorsa e che lascia qualche segno…
Cosa fare quando per colpa di quella specie di panna cotta addominale il guardaroba non ci va più bene? Cioè nel guardaroba entreremmo pure… sono i vestiti che contiene che non ci si chiudono più addosso (eppure la cerniera non è rotta, se il vestito me lo sfilo si tira su).
Farci prendere dal panico? Dieta Dieta Dieta!! Fortissimamente dieta!! Attacco ai carboidrati, divieto assoluto di dolci, scorte di zenzero, pilosella e pure di quella bustina magica che ha comprato la zia della cognata di mia cugina: una bomba!!
Io alle mie clienti di settembre, ma anche a quelle di ottobre, novembre… a dicembre non mi cerca nessuna ma lo direi anche a loro…
Consiglio di…..respirare, respirare, è stata una bella estate, dei bei momenti, una buona compagnia…ABBIAMO FATTO BENE, l’anno prossimo, se Dio ci assiste: bis!
Ora però torniamo un po’ a regime, come quando in casa si fanno le pulizie di Pasqua…
Quindi, dopo aver respirato, i respiri sono in funzione di quanta panna cotta abbiamo messo su…, iniziamo a mangiare meglio, non meno, attenzione, il corpo ha bisogno di nutrimento e non dobbiamo farglielo mancare, ma meglio.
Prima di tutto iniziamo a cambiare. Per dimagrire e non ridurre le quantità di quello che mangiamo cambiamo la qualità di quello che mangiamo.
Per esempio…
Il latte è tra le cause scatenanti di acidità gastrica, coliti, malattie infiammatorie e cardiovascolari e sovrappeso. Alterniamo il latte che consumiamo abitualmente con il latte di capra che è ha meno lattosio e meno caseina quindi risulta più digeribile, oppure con un latte senza lattosio oppure proviamo una bibita vegetale a base di avena, riso e mandorle e soia

Le farine raffinate, peggiorano la stipsi, aumentano la ritenzione idrica e non aiutano di certo a perdere peso. Per cui sarebbe il caso di sostituirli qualche volta con avena, riso integralo, farro, orzo o anche con pseudocereali come quinoa e amaranto che hanno più fibra e un indice glicemico più basso e di conseguenza tengono lontano il diabete e la cellulite!
L’importante è la varietà: tendiamo sempre a portare in tavola gli stessi cibi, quando invece possiamo alternare i cereali per preparare piatti anche molto semplici.
Lo stesso vale per il sale, non riusciamo a seguire il consiglio di metterne meno? Allora proviamo i sali integrali (rosa dell’Himalaya, grigio dell’Atlantico, rosso del Pacifico e nero delle Hawaii): danno subito sapore e sono fonte di minerali tonificanti.
Lo stesso discorso vale per lo zucchero, oltre a quello bianco si può usare quello di canna o, meglio ancora, il miele e lo sciroppo d’acero, ottime armi contro adipe e gonfiore addominale.
E poi due o tre volte per settimana portiamo in tavola i legumi, abbassano il colesterolo e i trigliceridi, favoriscono il transito intestinale e grazie all’elevata quantità di fibra che contengono rallentano l’assimilazione degli zuccheri (e costano poco).
Il semplice fatto di cambiare punto di vista, di acquistare cose diverse, o meglio, anche cose diverse da quelle che per tradizione e gusto giustamente continueremo a comprare ci farà vivere la dieta con meno monotonia, più curiosità ed, incredibilmente, anche con più soddisfazione.
Si ridurranno le intolleranze dovute ad un carrello della spesa sempre pieno delle stesse cose della stessa marca perchè anche il metabolismo si riattiverà di fronte a questa varietà.
Viviamo la dieta come un regalo che ci facciamo, per stare bene e vivere meglio.
Alla prossima per qualche altra dritta…io intanto…inizio a respirare 🙂

Dott.ssa Silvia Giommoni

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